Euribor, tra discese e risalite.

Quali conseguenze per i nostri mutui?

L’andamento dell’Euribor in questi anni è stato tendenzialmente al ribasso, ma quanto ancora potrà scendere e per quale hanno si potrebbe prevedere un suo rialzo?

Aiutati da un articolo che ha pubblicato “il Sole 24 Ore” proprio oggi, proveremo a configurare l’andamento che potrebbe avere l’Euribor e quello che potrebbe portare di conseguenze, positive o negative, sulla nostra vita quotidiana e su i nostri mutui. Come dicevamo la discesa dell’indice Euribor ora mai dura ininterrottamente da c.a. 238 giorni, ieri ha toccato anche la quota più bassa fermando l’indice a 3 mesi su un valore storico di -0,038%. Ancor più giù il “fratello” a 1 mese che che questa mattina ha aggiornato il minimo personale a -0,105%.

Nota informativa per chi non lo sapesse ancora:

” Il tasso finale che la banca applicherà al vostro mutuo non è altro che: l’Euribor sommato allo spread fisso concordato con la banca. “

Per questo motivo viene tenuto particolarmente d’occhio da coloro che hanno già in essere un mutuo o devono stipularlo, questo indice è quello che determinerà l’abbassamento o l’innalzamento della rata di mutuo negli anni (se è stato o sarà scelto un mutuo a tasso variabile). La discesa costante degli indici Euribor attualmente, in base a tutti i calcoli, non pare destinata ad esaurirsi nel breve termine. Potenzialmente, in base alle condizioni attuali, l’indice a 1 mese e quello a 3 mesi hanno spazio di discesa fin ancora a -0,2%. Questo porterebbe un vantaggio per il calcolo della rata, visto che in condizioni normali, con un Euribor negativo, si dovrebbe provvedere alla sottrazione dallo spread concordato con la banca, con una diminuzione del valore della rata (questo perchè semplice somma algebrica). Quindi se lo spread è dell’1,5% e l’Euribor a 1 mese è a -0,105, il tasso su cui calcolare la rata diventa dell’1,35%. Pertanto è opportuno controllare che effettivamente la propria banca stia sottraendo l’Euribor negativo.

Va da se che per coloro che hanno stipulato mutui prima di febbraio 2015 questo dovrebbe essere scontato. Perché diciamo dovrebbe? Semplicemente perchè nessuna banca allora aveva inserito nei contratti clausole a salvaguardia della stessa banca nel momento in cui si fosse configurato uno scenario come, prendendo tutti di sorpresa, è andato in atto in quest’ultimo periodo con Euribor addirittura sotto lo 0. Da febbraio invece alcuni istituti hanno iniziato ad inserire nei nuovi contratti delle clausole che difatti impediscono di calcolare la rata sottraendo l’Euribor negativo indicando che il tasso non può in ogni caso essere inferiore allo spread.

Gli analisti e i future sull’Euribor a tre mesi, sembrano prospettare uno scenario molto interessante, con un Euribor che dovrebbe restare ai valori attuali per tutto il 2016 e viene prospettato un rialzo fino all’1% solo intorno al 2020. Resta inteso che questi scenari sono puramente analitici, risultanti da fattori che ci hanno accompagnato da qualche anno fino ad oggi, tutto potrebbe cambiare al rialzo anche in un tempo più breve di quello citato.

Per tutti coloro che volessero avere più informazioni, sul proprio mutuo o su quello che stanno per andare a stipulare, possono richiedere un appunatamento con un consulente del credito che sarà ben lieto di fissare un appuntamento con voi nei nostri uffici. La richiesta potete farla cliccando qui.