Investire sui sottotetti può essere conveniente?

Investire in un recupero del proprio sottotetto può essere conveniente?

Una ricerca del Politecnico di Milano, attesta che recuperare un sottotetto, nelle grandi città, può rendere fino al 20%.

Secondo uno studio effettuato dal Politecnico di Milano, recuperare un sottotetto oggi potrebbe rendere fino ad un 24%, l’aumento di valore (riscontrato nelle grandi città) è dovuto a più esigenze, come abitare a piani alti, lontananza dai rumori e soprattutto dal minor inquinamento. Queste esigenze, alcune molto importanti e sentite, inducono gli interessati a pagare più della base di mercato per questo tipo di immobili. Da questo studio quindi si potrebbe pensare che recuperare un sottotetto e rivenderlo potrebbe risultare un’idea redditizia, stando almeno ai potenziali valori commerciali. Vero, ma ovviamente tutto deve essere contestualizzato al luogo dove si trova l’immobile da recuperare, quindi la convenienza o meno dell’operazione va analizzata in merito al contesto e soprattutto al mercato del luogo interessato.

L’operazione, secondo lo studio, risulta un’operazione interessante da prendere in considerazione per tutti coloro i quali ad oggi posseggono un immobile con le caratteristiche tali da poter (tramite una ristrutturazione o un adeguamento) ricavare una mansarda abitabile, meglio se con accesso indipendente. Sempre analizzando i dati, viene anche fatto notare che i soggetti che hanno manifestato, in maniere più forte, questo tipo di esigenze, sono gli abitanti delle grandi città, che alle esigenze sopra citate aggiungono quella di rimanere vicini a tutti i servizi primari, che notoriamente nelle grandi città sono concentrati nei centri storici.

Ma quali possibilità reali ci sono nell’intraprendere queste operazioni? Chi sono i soggetti che le compiono? Certamente gli operatori del settore, agenti immobiliari, geometri, architetti, confermano che almeno in via teorica questo mercato ha un alto potenziale. Purtroppo nella pratica ci troviamo di fronte ad alcuni freni, sia per la tipologia di immobili, sia per gli eventuali acquirenti; nella maggior parte dei casi, per quanto riguarda i proprietari di immobili, quelli che richiedono o che prendono in considerazione questa ipotesi, maggiormente sono quelli che posseggono immobili datati e che magari adottano questa ipotesi per dare l’immobile ai loro figli, sfruttando gli incentivi sulle ristrutturazioni. Mentre, per quanto riguarda gli eventuali acquirenti, sono ancora una piccola nicchia, nicchia che rimarrà quasi sicuramente tale, proprio perchè il mercato ad oggi offre pochissime soluzioni di questo genere. Un pò come succede a coloro che vogliono, o meglio vorrebbero, una casa in bioedilizia; se ci fosse l’offerta, tutta la domanda verrebbe a galla.

Quanto detto sopra è riferito in gran parte alle grandi città come Milano, Roma, Firenze ecc… niente vieta che però un eventuali proprietari di immobili in città più piccole, tramite i loro professionisti, possano valutare la convenienza di un’operazione del genere.

Dal “il Sole 24 Ore” del 17/04/2015