Cambia il Catasto – metri quadri in Visura Catastale

Fisco rivoluziona visura Catastale

Da oggi il “documento di riconoscimento immobiliare” che viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, conosciuto da tutti come “visura Catastale”, conterrà finalmente anche il dato inerente i mq dell’immobile. Questo aiuterà sia per la compravendita sia per facilitare il calcolo della Tari.

L’agenzia delle Entrate, in attesa che venga finalmente fatta la riforma sul catasto, sviluppando in maniera incrociata i dati informatici in suo possesso è stata in grado di poter comunicare sulla visura catastale i mq reali dell’immobile. Questa piccola rivoluzione parte da oggi, Questo significa che, se non ci dovessero essere intoppi, i professionisti accreditati, i proprietari di immobili, gli uffici provinciali del Territorio e quelli catastali decentrati nei Comuni, potranno scaricare le nuove visure con i metri quadrati dell’immobile in oggetto.

Per ora gli edifici su cui verranno inseriti i metri quadri saranno:

  • gruppi A (abitazioni e uffici),
  • gruppi B (uffici pubblici, ospedali, scuole e così via) e
  • gruppi C (box auto, cantine, laboratori, magazzini e negozi).

Per ognuna di queste unità sarà indicata la superficie catastale, il calcolo sarà effettuato togliendo gli spazi accessori, questo come dettato dall’allegato C al Dpr 138/1998. Quindi, per una abitazione verranno tolti dal calcolo terrazzi, balconi, aree scoperte di pertinenza e accessorie.

Questo però non significa che l’inserimento dei metri quadri in visura cambierà qualcosa nel calcolo della rendita catastale o, sostituirà i classici vani catastali, questi parametri rimarranno comunque e continueranno ad essere i parametri principali per il calcolo dell’imposta di registro sulle compravendite e il reddito fondiario degli immobili non locati.

D’altra parte, quella sulla superficie catastale è comunque un’informazione decisiva ai fini della tassa rifiuti e la possibilità di fare un riscontro sarà utile anche ai cittadini – e non solo ai Comuni, che già possono consultare questo dato – per controllare la correttezza della base imponibile della Tari.

Vantaggi concreti dell’introduzione dei mq in visura Catastale.

Vantaggi immediati per le compravendite. L’introduzione dei mq accanto a categoria catastale, classe, consistenza, rendita, permette a chi intende acquistare un immobile facente parte di una delle categorie sopra citate, di avere un dato certificato per quel che riguarda la superficie dell’immobile che vorrebbe comprare. L’altro vantaggio, teorico, sarà dato dai prezzi, in quanto sarà più semplice dare un valore al metro quadro che sia reale.

Verifica dei conteggi per la Tari. Un altro dei vantaggi che riguarda, questa volta, non solo i proprietari e aspiranti tali ma anche gli inquilini tenuti a pagare l’imposta, è la possibilità di verificare  la superficie ai fini Tari, vale a dire i metri quadri sui quali si applica la tassa sui rifiuti. La Tari per le sole destinazioni abitative, infatti, non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza e accessorie. Con la possibilità di avere il dato direttamente nella visura sarà quindi possibile verificare se il comune utilizza la giusta metratura.

A grandi linee l’introduzione da parte dell’Agenzia delle Entrate dei mq in visura Catastale, sembrerebbe portare tanta più trasparenza, sia per chi compra o vende un immobile, sia per coloro che sono in affitto. Non ci resta che attendere che tutto sia partito a regime per valutare se nella realtà questa innovazione sarà stata positiva o no.