Ristrutturare Casa

Guida a come sfruttare lo “Sblocca Italia”

Il governo con questa legge ha semplificato alcune procedure, ha dato la possibilità di fare interventi alla proprie abitazioni e ha confermato le detrazioni IRPEF.


Con questa pagina, abbiamo cercato di dare un’infarinatura generale, ma il più precisa possibile, di quello che si può fare e quanto si può arrivare a risparmiare in detrazioni fiscali da un lato, e in kwh (quindi di consumi in bolletta) dall’altro. Non abbiamo elencato in dettaglio tutte le procedure, riteniamo che per tutti coloro che volessero migliorare la loro vita nell’attuale abitazione (quindi non acquistando una nuova costruzione in classe A o B) queste nozioni siano adeguate per interpellare un Geometra o un Commercialista, i quali vi aiuteranno sicuramente nel prendere la decisione giusta per le vostre esigenze.

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Cosa oggi puoi fare in modo più semplice?

Puoi ristrutturare il tuo appartamento: rinnovare e sostituire alcune parti, come l’apertura di porte interne o lo spostamento di pareti, realizzare e migliorare i servizi igienico-sanitari e tecnologici. Puoi dividere un alloggio grande in due più piccoli, o puoi unire alloggio contigui (sia sullo stesso piano che su piani differenti) per realizzarne uno più grande, potrai modificare così la superficie della tua abitazione secondo le nuove esigenze familiari. Tra le opere consentite è anche possibile rinnovare e sostituire parti strutturali degli edifici, come scale pilastri travi muri portanti e altro, ma se sono previste questi tipi di interventi le procedure saranno differenti. Mi raccomando non puoi modificare la volumetria complessiva degli edifici e non puoi modificare la destinazioni d’uso, per esempio non puoi far diventare una casa un ufficio o altro. Per ulteriori approfondimenti vai sul sito della regione e del comune.

Come fare?

Per dividere o unire gli appartamenti, si possono fare i lavori senza dover ottenere alcun permesso da parte del comune. Sarà necessario, prima di dare inizio ai lavori, trasmettere al comune, anche semplicemente per via telematica senza recarsi negli uffici, la Comunicazione di Inizio Lavori, la così detta CIL, accompagnata da una asseverazione di un tecnico abilitato alla professione . Ricordati che se tra i vari interventi che dovrai fare nell’appartamento sono previste opere che riguardano le parti strutturali non si potrà utilizzare la CIL e si dovrà utilizzare il modulo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività, la così detta SCIA. I moduli per la CIL e la SCIA li potrai reperire presso gli uffici tecnici del comune e in alcuni comuni potrai anche scaricarli dal sito.

Quali documenti allegare?

I documenti che dovranno essere trasmessi all’amministrazione comunale sono:

  • elaborato progettuale, cioè i disegni che fanno vedere le modifica dell’alloggio;
  • comunicazione di inizio dei lavori asseverata, cioè sottoscritta da un professionista tecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono coerenti con le regole e i piani approvati e che sono compatibili con la normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell’edilizia e che i lavori non interessamento delle le parti strutturali dell’edificio.
  • dati che identificano l’impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori, che dovranno essere contenuti nella comunicazione di inizio lavori.

Quando i lavori saranno ultimati si potrà inviare al comune anche una comunicazione di fine lavori.
Questa comunicazione è valida ai fini dell’accatastamento e obbliga l’amministrazione comunale a inoltrare tempestivamente e direttamente, quanto necessario, ai competenti uffici dell’Agenzia delle entrate per il nuovo accatastamento dell’ immobile trasformato. Ricordati che se tra gli interventi che dovrai fare nell’appartamento sono previste opere che riguardano le parti strutturali si dovrà utilizzare il modulo SCIA. Ricordati quando saranno finiti i lavori di inviare la comunicazione di fine lavori al comune, questa comunicazione ti fa risparmiare la procedura di accatastamento che altrimenti resta a carico del proprietario. L’ elenco dei documenti e le modulistiche sono reperibili presso gli uffici tecnici o il sito web del comune.

Quali costi?

Con lo Sblocca Italia per i lavori di frazionamento o accorpamento degli appartamenti i costi sugli oneri da pagare ai comuni sono sostanzialmente diminuiti. Dovranno essere pagati solo nel caso in cui le trasformazioni effettuate determinano un aumento della superficie calpestabile dell’ appartamento che genera una erogazioni maggiore di servizi da parte dell’amministrazione comunale, il così detto carico urbanistico (necessità di più acqua, più fognatura, più parcheggi……). I costi da pagare sono quantificati, comunque, solo rispetto alle opere di urbanizzazione, il costo di costruzione non dovrà essere pagato. Ricordati quando saranno finiti i lavori di inviare la comunicazione di fine lavori al comune, questa comunicazione ti fa risparmiare i costi della procedura di accatastamento Il calcolo degli oneri da pagare sarà quantificato dal comune secondo determinate tabelle parametriche deliberate dall’ amministrazione comunale.

Tutti questi interventi devono essere comunque effettuati da un tecnico incaricato dal proprietario dell’immobile. E’ sempre consigliabile, dopo aver capito quali degli interventi sopra citati rispecchiano le proprie future esigenze, incaricare un tecnico che rediga, prima di iniziare qualunque intervento, un piano di spesa comprensivo dei vari oneri al Comune e degli interventi da effettuarsi alla struttura. Questo è basilare per capire se conviene o meno modificare la propria unità immobiliare o cambiarla.

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Agevolazioni Fiscali

L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) ed è concessa quando si eseguono interventi

  • di ristrutturazione edilizia e acquisto mobili ed elettrodomestici connesso alla ristrutturazione;
  • di riqualificazione energetica degli immobili;
  • miglioramento e adeguamento sismico.

Le detrazioni, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, sono riconosciute nelle
seguenti misure:

  • 50% per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici;
  • 65% per miglioramento energetico;
  • 65% per miglioramento e adeguamento sismico.

Anche in questo caso si consiglia l’utilizzo di professionisti dei vari settori toccati dalla normativa, questo perchè le varie detrazioni devono comunque essere analizzate in funzione del soggetto richiedente, ogni soggetto ha una sua storia reddituale e quindi per poter sfruttare al meglio questa opportunità, incaricare un professionista è sempre la soluzione migliore.

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Per coloro che vogliono fare da soli, qui potete trovare i beni rientranti nelle agevolazioni e l’applicazione delle detrazioni CIRCOLARE N. 29/E del 18 settembre 2013 e CIRCOLARE N.21/E del 21 maggio 2014 dell’Agenzia delle Entrate.

Quanta energia puoi risparmiare

Una famiglia di 4 persone consuma annualmente circa 3.000 kWh elettrici, 6.000 kWh termici per il riscaldamento degli ambienti e 3.000 kWh termici per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. La stessa famiglia, utilizzando elettrodomestici a basso consumo e dispositivi per il risparmio dell’acqua e realizzando interventi di riqualificazione energetica dell’immobile, potrebbe arrivare a consumare annualmente circa:

    • 1.500 kWh elettrici
    • 3.500 kWh termici per il riscaldamento degli ambienti
    • 2.000 kWh termici per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
    • Inoltre, con l’istallazione di 10 mq di pannelli fotovoltaici e di 4 mq di collettori solari, la stessa famiglia potrebbe coprire il 50% del proprio fabbisogno di energia elettrica e il 50% del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria, evitando di immettere in atmosfera circa 2,5 tonnellate di anidride carbonica. Associando agli interventi dei piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane, si può ottenere un ulteriore risparmio di energia del 10-15%.

Per saperne di più puoi scaricare tramite i link riportati sotto, le guide in pdf fornite dal Governo.

Intervieni sull’edificio e sull’impianto e sostituisci gli elettrodomestici

I consumi superflui

“Affidarsi a dei professionisti non è un costo, ma un risparmio”

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Tutto quello non riportato su questa pagina in virgolettato, è stato ripreso dal sito del governo http://www.casa.governo.it/.